(CRIMINOLOGI AICIS)
Il corpo di Laura Ziliani è stato ritrovato a Temù (Brescia) in buono stato di conservazione. Come è possibile a distanza di tre mesi dal decesso? Dato che non si possono sovvertire le leggi della biologia è normale che chi indaga debba necessariamente considerare l’ipotesi che il cadavere dell’ex vigilessa 55enne scomparsa l’8 maggio a Temù (il cui corpo è poi stato ritrovato l’8 agosto) abbia avuto due giacigli.
I criminologi sanno che ci posso essere più scene del crimine: una primaria – quella dove si è conclusa l’azione – le altre secondarie, dove il cadavere è stato rinvenuto o si trovano elementi che riconducono all’azione omicidiaria.
Nel caso dell’ex vigilessa qualcosa non quadra e vediamo cosa:
- non solo il rallentato processo di decomposizione, ma anche l’assenza dell’azione degli animali selvatici sul corpo fanno pensare ad una tomba di ‘fortuna’ mentre all’inizio il corpo potrebbe essere stato tenuto in un posto più asciutto;
- il fatto che il cadavere fosse coperto solo da un leggero strato di sabbia e terriccio può far pensare a una sepoltura frettolosa e approssimativa.
- non è facile rispondere alla domanda se qualcuno abbia davvero scavato per occultare il corpo della povera donna nel luogo del ritrovamento: ragionando sulle caratteristiche geologiche della zona, e nello specifico sulla natura del terreno, si deduce che se davvero qualcuno abbia scavato deve averlo fatto rapidamente e non in profondità, interrotto dopo poco, perché sotto la superficie di terriccio si trova subito il pietrisco del fiume.
- dopo l’autopsia, eseguita dal dr. Andrea Verzelletti, direttore della Medicina legale degli Spedali Riuniti di Brescia, lo stato degli organi interni è stato definito “ottimo”, il che è strano dopo il decorso di tre mesi dalla scomparsa;
- Sulle cause del decesso (ulteriori esami e test dei prossimi giorni potrebbero dare risposte importanti) per ora si fanno solo delle ipotesi: una è che Laura sia stata narcotizzata o addirittura avvelenata.
Allo stato delle indagini due delle tre figlie (la maggiore e la minore) e il fidanzato della prima, un trentenne che abita nel Lecchese, sono iscritti nel registro degli indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
AICIS