#Rosaria Vittadini

In data 25 marzo 2022, si è tenuto nella città di Genova, un Corso di Aggiornamento Professionale organizzato da FEDERPOL e dal suo Illustre Presidente Luciano Ponzi.

Tra gli emeriti relatori, che hanno caratterizzato questo straordinario evento formativo, il Presidente di AICIS Ugo Terracciano che ha illustrato la tematica della Metodologia delle Indagini con  riferimento agli errori.

Il Presidente Terracciano inizia il suo discorso citando un aforisma, del celebre personaggio letterario ideato dal Arthur Conan Doyle, Sherlock Holmes: “…Non esistono delitti perfetti, ma solo investigatori distratti…”. Ed è proprio così che il delitto perfetto non esiste, esiste una verità apparente che si caratterizza da una sorta di non verità che ci allontana dal comprendere e capire ciò che è realmente accaduto. Quindi l’errore compiuto durante un’ indagine assume il significato di una “valenza”. L’errore si presenta perché non siamo abituati a riflettere su noi stessi e farlo ci permette di migliorare le abilità professionali.

L’Investigazione è quella attività volta alla ricerca della verità, una verità che deve essere  comprovata e certa. Nei paesi anglosassoni si parla di “Accountability”, termine che tradotto in italiano assume il significato di responsabilità, ma che nel pratico significa svolgere la propria attività come se qualcuno ti stesse controllando (D.L.196/2003 Codice della Privacy). La verità è quindi data, come affermava Aristotele, dal “Principio di Non Contraddizione” e cioè che una cosa contemporaneamente e rispetto a un dato  sistema di riferimento, assume un significato e non un altro o è qualcosa e non qualcos’altro. Diversamente il “Principio Giuridico” che descrive la verità, come una decisione che si condiziona durante tutte le fasi del procedimento; da immaginare come un abito circoscritto. Infatti un avvocato durante la fase dibattimentale presenta quanti più elementi possibili: ma chi dice che questi elementi sono tutti esaustivi di fronte al giudice?

Nel grande contenitore del processo possono entrare degli elementi che non corrispondono alla verità; ecco quindi come questo spiega la presenza degli errori giudiziari.

Si passa a definire l’errore che può essere di tipo psicologico e di tipo materiale. L’errore materiale si configura a causa della negligenza ma può essere evitato, mentre l’errore psicologico è più insidioso perché condiziona la percezione e nasce  dal fatto che la nostra mente tende ad accorciare i processi mentali o processi euristici (processi accelerati).

Si parla anche di fiuto investigativo, molto importante perché è frutto della esperienza, ma non è risolutivo in quanto ci induce a fare tutte le comparazioni.*(esempio: Il solito incrocio, il solito incidente).

 Nel mondo professionale l’abilità è importante ma non basta se non supportata  dalla conoscenza: “Elementare Watson!!!”.

Inoltre esistono errori giudiziari dati da giudizi altrettanto sbagliati come il caso  della modella ungherese che fu arrestata in Italia scambiata per una narcos. L’espressione mediatica è un incentivo molto forte, che determina accelerazioni che condizionano l’operato degli investigatori.

Anche l’utilizzo di apparecchi tecnologici può celare  insidie come la storia del fantasma di  Heilbronn (donna senza volto), che descrive la storia di una ipotetca serial killer femminile sconosciuta, la cui sua esistenza fu prodotta dai campioni di DNA trovati su numerose scene del crimine (dal 1993 al 2009).

Altra grande insidia nella investigazione  è data dalla cosiddetta “Confirmation Bias” ovvero la c.d. “scorciatoia mentale”, un processo mentale che consiste nel ricercare selezionare ed interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione e di conseguenza, attribuire maggiore credibilità a quelle che confermano le proprie convinzioni e viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono.

Karl Popper affermava  che per ricercare la verità non si devono cercare delle conferme poiché saranno sempre condizionate dalle incertezze. Si passa quindi alla descrizione del Principio di Falsificabilità come criterio di demarcazione tra scienza e non scienza difendendo la società aperta. Nelle investigazioni  la valutazione dei dati può originare il pregiudizio (con valenze positive o negative) ovvero una idea concepita sulla base di convinzioni personali, come l’innamoramento della propria tesi ,che  condiziona fortemente la valutazione inducendoci all’errore.

Altro concetto importante è  la vaghezza e cioè il dare molta attenzione agli elementi del credere, perché tra loro si possa generare un contesto vago.

Il Presidente Terracciano conclude il suo egregio discorso, sulla metodologia delle indagini e degli  errori investigativi, citando un detto dei frati Gesuiti che dice: “… Non ti preoccupare, dato un certo quoziente, tutto il resto è metodo…”

 https://criminalintent.it/prova-slider/#:~:text=Sherlock%20Holmes%20diceva%20%3A%E2%80%9D%20Non%20esistono,ci%C3%B2%20che%20%C3%A8%20realmente%20accaduto

https://www.welfareresponsabile.it/il-concetto-di-responsabilita-in-psicologia-sociale/

https://www.quodlibet.it/recensione/1052#:~:text=%E2%80%9CDue%20convinzioni%2C%20a%20cui%20corrispondono,contraddizione%2C%20nella%20sua%20formulazione%20psicologica

 

https://www.rainews.it/articoli/2022/02/modella-ungherese-arrestata-in-italia-scambiata-per-narcos-era-innocente-ora-risarcitemi-6a27e28e-38bc-449e-bbb2-389541d5bc16.html#:~:text=Un%20errore%20giudiziario%20stronca%20la,allo%20Stato%20100%20mila%20euro

https://www.ivg.it/2021/01/lincredibile-storia-della-killer-fantasma-di-heilbronn/

https://www.treccani.it/enciclopedia/teoria-della-falsificabilita_%28Dizionario-di-filosofia%29/#:~:text=falsificabilit%C3%A0%2C%20teoria%20della%20Concezione%20in,teoria%20%C3%A8%20Popper%20(%E2%9E%94)

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 Rosaria Vittadini dottoressa in Scienze dell’Investigazione e Presidente AICIS per la Sicilia

 

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