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Li chiamano “leoni da tastiera”, ma sarebbe più appropriato definirli “conigli mannari” perché nascosti dietro lo schermo del computer scaricano tutta la loro aggressività e la loro frustrazione col vantaggio di non dover guardare negli occhi la vittima di turno. E quando quest’ultima si stufa e, nel mondo reale, si ribella denunciando la persecuzione, loro abbassano le orecchie correndo impauriti nella loro tana. Il fatto è che il mondo virtuale si riflette nella vita delle persone e l’odio in rete produce molestie, stalking, ingiurie, diffamazione, stress ed apprensione.

LA MAPPA DEI SOCIAL-ODIATORI:

Vox, l’Osservatorio italiano sui diritti ha di recente presentato ufficialmente, presso l’Università degli Studi di Milano, i risultati della settima edizione delle proprie ricerche disegnando la mappa dell’odio online. Si tratta di un focus sui luoghi e sulle categorie più colpite. I messaggi presi in esame sul social network tweeter, da gennaio a ottobre 2022, sono stati 629.151 dei quali 583.067 negativi (il 93% circa contro il 7% di positivi); nel 2021, invece, erano stati analizzati 797.326 tweet dei quali 550.277 negativi (il 69% circa contro il 31% di positivi). Morale: l’aggressività è in aumento.

LE LOCALITA’ : 

L’analisi ha rivelato che la città col maggior numero di odiatori da tastiera è Terni con 21.186 tweet negativi rilevati. Seguono Roma con 18.751, Milano con 16.546, Torino con 5.243, Napoli con 5.082 e Firenze che si attesta su 2.524.

I BERSAGLI PRESI DI MIRA: 

Le categorie sono varie e si differenziano per latitudine: l’antisemitismo va per la maggiore nel Nord Italia e nel Lazio, mentre l’islamofobia prevale in Piemonte, nel Nord Est ed in Emilia. Più bersagliate le donne nel Centro Nord, nel Centro e nel Centro Sud, in particolare a Bologna, Firenze, Terni, Roma e Caserta. L’omofobia è oggetto di messaggi negativi soprattutto al Nord, con punte preoccupanti nel Veronese, in Calabria e nel Barese. La Xenofobia rileva numerosi tweet nel Nord Est e nell’alto Lazio, con una forte concentrazione a Roma, e in Puglia. La Disabilità è presa di mira soprattutto a Nord Ovest, nell’Emilia e in Toscana, a Bologna e a Firenze.

II SINTESI: 

Le più colpite nel 2021 e nel 2022 sono state le donne, che sono vittime degli odiatori al 43,21%. Seguono i disabili (33,95%), gli omosessuali (8,78%), i migranti (7,33%), gli ebrei (6,58%) e gli islamici (0,15%). «Le donne – evidenzia Silvia Brena, co-fondatrice di Vox Diritti in un articolo del “QN Il Resto del Carlino”– vengono prese di mira anche in quanto lavoratrici, e succedeva anche durante la pandemia, quando si lavorava in smartworking. Da rilevare anche che le donne siano oggetto di attacchi, purtroppo, anche in concomitanza con la curva dei femminicidi. E questo non cambia negli anni». Gli attacchi verso le persone con disabilità, poi, coinvolgono sempre più giovani sconfinando anche in atti di bullismo.

LE NOTIZIE DI STAMPA E TV COME MOLLA DELL’ODIO ONLINE:  

E’ singolare rilevare come le notizie di cronaca, di costume e di spettacolo rappresentino la miccia dell’odio. Segno di una tendenza a non approfondire ed attaccare reagendo sulla base di pregiudizi e frustrazioni. In più si rileva una «distorsione lessicale», una tendenza sempre più frequente «a utilizzare – ha spiegato Giuseppe Arconzo, professore di Diritto costituzionale – una semantica della disabilità per offendere qualcuno». Gli odiatori – nel caso dei disabili – si sono scatenati soprattutto dopo un’omelia di Papa Francesco, che invitava a considerare la disabilità una sfida per costruire insieme una società più inclusiva, ed in seguito alla notizia di un taxista veronese rifiutatosi di prendere a bordo un disabile.  I tweet contro gli omosessuali si sono moltiplicati in concomitanza con alcuni eventi come il Gay Pride e c’è stato un picco mentre infuriavano le polemiche sul Ddl Zan. Ma anche il monologo di Checco Zalone al festival di Sanremo, che ha raccontato una favola Lgbtq ha scatenato tweet al vetriolo. I migranti vengono messi nel mirino in occasione degli sbarchi e dei discorsi di Papa Francesco sull’accoglienza e all’inclusione. L’odio contro gli ebrei è salito per la Giornata della Memoria.

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