Blindare il processo con elementi certi. È questo il “filo rosso” seguito dal dr. Maurizio Saliva, medico legale e consulente di diverse Procure italiane, nella sua lezione al Corso di Alta Formazione per la certificazione del criminologo. La capacità di acquisire in tempi rapidi prove certe e il restringimento del perimetro di discussione sulle prove ha a che fare anche con i diritti dell’indagato e delle parti offese. Il medico legale – ha detto il dr. Saliva – non si deve limitare all’esame autoptico all’obitorio, ma deve intervenire sulla scena del crimine poiché è lì che può trovare le risposte che completano il suo giudizio sulle cause della morte. Alcuni segni poco significativi sul corpo, in un confronto di compatibilità con oggetti presenti sulla scena, possono condurre a riconsiderare una ipotesi di morte per cause naturale, aprendo la pista investigativa per omicidio. Insomma: dalla lesione al mezzo che ha causato la morte: un mezzo che potrebbe trovarsi sulla scena e che di primo acchito potrebbe essere trascurato. Con l’intervento sulla scena il medico legale può altresì riscontrare i cosiddetti “fenomeni abiotici” che rappresentano le fisiologiche mutazioni che il corpo subisce a causa dell’evento letale. Si tratta di fenomeni che riguardano i segni primari della scomparsa della vita (come l’arresto dell’attività nervosa, l’arresto circolatorio, l’arresto respiratori) e secondariamente trasformativi come il raffreddamento del cadavere, la comparsa delle ipostasi e della rigidità cadaverica, la comparsa eccitabilità muscolare, l’evaporazione tegumentaria. Un immediato riscontro da parte del medico legale della comparsa di questi fenomeni secondari è fondamentale per la definizione dell’arco di tempo nel quale si presume intervenuto il decesso. Non sono mancati accenni al tema della lesività forense e ad atri campi di indagine specialistica del medico legale. Come aveva sostenuto il Generale Garofano in una precedente lezione nello stesso Corso di Alta Formazione, anche il dr. Saliva, come medico legale reputa necessario lavorare in team per giungere ad una ricostruzione più aderente alla verità.
Maurizio Saliva – Medico Legale
E’ Coordinatore di medicina legale presso la ASL di Napoli. Da 15 anni è consulente delle Procure della Repubblica di Napoli, Avellino, Nola, Caserta, Potenza e Barcellona Pozzo di Gotto. Ha ricoperto numerosi incarichi affidatigli dalla Direzione Distrettuale Antimafia e ha approfondito gli aspetti medico-legali delle attività di sopralluogo giudiziario sia per conto delle Procure che come libero professionista.