(Maurizio Massara*) 

L’esigenza primaria di Sicurezza è fondamentale presupposto per svolgere le normali attività della vita quotidiana e per far crescere il tessuto sociale ed economico.

Purtroppo sempre più esperti nel campo della Sicurezza (intesa sia come Security, sia come Safety), ironizzando, affermano che dal vocabolario italiano sia sparita la parola “prevenzione”.

L’intervento emergenziale in ogni situazione di crisi (naturale o criminale) è fatto quotidiano ben constatabile e che provoca, oltre a un evidente malessere sociale, un esponenziale aumento della spesa, sia pubblica, sia privata.

L’aumento della criminalità, o meglio, la percezione di tale aumento, è certo una delle fondamentali motivazioni della sempre maggiore richiesta di Sicurezza da parte del cittadino.

In effetti, solo con una positiva percezione del livello della sicurezza è possibile sviluppare anche economicamente il territorio, in particolare urbano. Viceversa le attività commerciali e finanziarie tendono a non attecchire o fuggire ove la tranquillità è messa in dubbio anche solo dalla micro-criminalità, piaga delle nostre realtà.

Le Amministrazioni comunali dovrebbero assume, tra i primari obiettivi politici, lo sviluppo di politiche tese al miglioramento della sicurezza urbana a dimostrazione di un forte impegno ad agire, programmando e intervenendo nel contesto di un preciso progetto strutturato, da aggiornare periodicamente. Al fine di contribuire a una maggiore sicurezza dei propri cittadini e delle attività economiche presenti nel proprio territorio gli amministratori si dovrebbero attivare per predisporre un “Progetto di Sicurezza Urbana” preventivo, a integrazione del servizio “eroicamente” svolto dalle Forze dell’Ordine, nazionali e locali.

Al “Progetto Sicurezza Urbana”, devono essere coinvolti anche tutti gli onesti cittadini che lo riterranno utile, attraverso una formale proposta e adesione alle eventuali iniziative poste in atto.

Per riassumere le politiche per la sicurezza urbana potremmo citare uno dei concetti usati dalla “Security Sciences” o “Scienze della Sicurezza” e sintetizzare del concetto delle “five vowels” o delle “cinque vocali”:

– A come Administration – una corretta Amministrazione, anche nella ricerca di fondi per gestire il problema Sicurezza, potenziando le risorse;

– E come Education – una continua e corretta Educazione e informazione dei Cittadini di ogni età e un continuo addestramento degli Operatori preposti alla Sicurezza;

– I come Investigation & Intelligence – una professionale raccolta di Informazioni e dati con metodi Investigativi per monitorare e comprendere i problemi inerenti alla Security e per determinare le linee guida di una concreta politica di prevenzione e contrasto;

– O come Organization – un’Organizzazione dedicata al problema, precisa e supportata da competenti risorse umane ben distribuite;

– U come Urbanization – una politica d’Urbanizzazione al passo con i tempi, che non lasci degradare nessuna realtà, centrale o periferica, e che possa essere in sintonia con un controllo del territorio assolutamente non opprimente (concetto espresso nella famosa Broken Windows Theory, la “Teoria delle Finestre rotte”, formulata negli U.S.A. dal prof. di Scienze Politiche James Q. Wilson policy e da George il L. Kelling sociologo e criminologo).

Costituzione di uno specifico “Ufficio comunale per la Sicurezza”

Al fine di studiare e coordinare i vari programmi e non sovraimpegnare le risorse della Polizia Locale e il suo Comandante (il quale deve coordinare sotto tutti gli aspetti, umani, lavorativi e operativi), assolutamente indispensabili a operare fisicamente sul territorio, sarebbe auspicabile la creazione di un “Ufficio Sicurezza” (ispirato anche al “CompStat” americano) alle dirette dipendenze del Sindaco e dell’Assessore delegato alla materia.

Tale struttura dovrebbe essere diretta da esperto Criminologo edotto in investigazione e intelligence, con compiti di consulenza attiva e continuativa all’Ente comunale, per quanto riguarda la raccolta d’informazioni e il conseguente studio e analisi dei dati acquisiti nei vari ambiti d’interesse alla Sicurezza della Città. In prima battuta si potrebbero, così, indirizzare preventivamente e in maniera mirata le azioni delle Forze dell’Ordine, oggigiorno spesso esigue, ove potrebbero effettivamente servire. Parallelamente si potrebbero attivare sia i Servizi sociali, sia le componenti sociali atte a supportare situazioni di disagio ed emarginazione.

Ciò porterebbe a un risparmio non indifferente di risorse economiche nel gestire la Sicurezza urbana.

Le azioni di governo locale della sicurezza realizzate anche tramite l’Ufficio in oggetto, si potrebbero riassumere con la realizzazione di rapporti riservati sullo stato della sicurezza urbana tramite la ricerca che utilizza le seguenti linee d’indagine:

  • statistiche dei reati commessi in zona, in collaborazione con le forze di Polizie, Nazionali e Locali, presenti sul territorio;
  • raccolta informazioni e studio delle problematiche reali di sicurezza riscontrate sul territorio e rilevate dalle Forze di Polizia, dalle Circoscrizioni, dalle Associazioni economiche, dagli stessi Cittadini, ecc.;
  • sondaggio sulla “percezione della criminalità” da parte dell’opinione pubblica, dei Cittadini (terza età, adulti e giovani) e degli operatori economici.

* Maurizio Massara Criminologo AICIS e titolare di Euroinvestigazioni in Alessandria contatti: info@euroinvestigazioni.eu

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