Due decreti del ministero della Giustizia sono pronti per determinare le misure attuative della legge “Cartabia” sulla “giustizia riparativa”. I nuovi provvedimenti delineano il percorso di formazione dei mediatori e la disciplina dell’elenco.

In sintesi, la disciplina prevede i seguenti step:

  1. innanzitutto, la formazione iniziale sarà ad appannaggio delle Università che dovranno offrire un corso, di durata complessiva non inferiore a 160 ore effettive, sui principi, le teorie ed i metodi della giustizia riparativa, nonché sulle nozioni basilari di diritto penale, diritto processuale penale, diritto penitenziario, diritto minorile, criminologia, vittimologia. La frequenza sarà obbligatoria (le assenze giustificate non dovranno superiore al 10% del monte ore complessivo);
  2. tra le materie obbligatorie: a) il paradigma della giustizia riparativa in una visione europea e internazionale, con riferimento alle raccomandazioni e alle politiche internazionali; di protagonisti, programmi, principi, standard e metodi della giustizia riparativa in materia penale, secondo uno specifico modello; b) la deontologia del mediatore esperto;
  3. dovrà seguire la formazione pratica, per almeno 320 ore, presso i Centri per la mediazione con mediatori esperti: in particolare la pratica riguarderà le tecniche della mediazione e del dialogo riparativo.
  4. infine, è previsto il tirocinio presso uno dei Centri di mediazione per la durata di 200 ore;
  5.  al termine dovrà essere svolta una prova finale, articolata in una prova teorica (quattro ore di durata) ed una prova pratica (sei ore di durata).
  6. i requisiti personali del candidato all’inserimento nell’elenco sono: a) l’assenza di iscrizione nell’Albo dei mediatori civili, commerciali o familiari (su questo vige l’incompatibilità è assoluta); b) non trovarsi in stato di interdizione legale o di inabilitazione; c) non essere stati condannati con sentenza definitiva, per delitto non colposo, a pena detentiva; d) non avere riportato, per gli iscritti a un ordinamento professionale, negli ultimi cinque anni, una sanzione disciplinare più grave di quella minima prevista dal singolo ordinamento.

FASE TRANSITORIA

E’ prevista una fase transitoria in attesa che le università o centri di mediazione nel distretto di Corte d’appello di riferimento possano attrezzarsi. In questa prima fase, all’elenco tenuto dal ministero della Giustizia, potranno iscriversi coloro possono attestare il conseguimento, al 30 dicembre 2022, di una formazione completa alla giustizia riparativa, analoga a quella prevista a regime. La formazione attestata nella certificazione può comprendere la frequenza di corsi, la partecipazione a seminari e convegni e attività di laboratorio, anche con esercitazioni pratiche di progettazione e sperimentazione della conduzione dei diversi programmi di giustizia riparativa.

PER APPRENDERE LE BASI DELLA MATERIA

Per una formazione di base, Zero Academy propone il corso: https://ora-0.it/giustizia-riparativa-e-mediazione-penale/

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