(Gabriella Fabbri*) FAENZA (RA)

Sabato 9/02/2021 Faenza viene scossa da un terribile fatto di cronaca nera.

Alle prime luci dell’alba viene ritrovato nella propria casa di via Corbara in Faenza il cadavere di una donna, Ilenia Fabbri, 46 anni, separata, impiegata preso una concessionaria auto di Imola (BO), con vistoso taglio alla gola. 

Nell’abitazione si trovavano la vittima, la figlia ( Aurora) e la compagna della figlia (Aurora, medesimo nome). La figlia quel sabato mattina doveva recarsi a Milano con  il proprio padre, e secondo i primi accertamenti l’orario di partenza era stato intorno alle 5.59.

A dare l’allarme è propria la compagna della figlia.

Da una prima ricostruzione dei fatti, la ragazza aveva sentito dei rumori, un forte trambusto proveniente da altre stanze della casa.

Racconta di aver messo la testa fuori dalla sua camera da letto e di aver intravisto una “figura minacciosa” che, di spalle e con un certo vigore, stava scendendo giù per le scale in modo alquanto veloce. Si trattava, sempre secondo quanto riportato dalla ragazza, di un uomo alto e ben piazzato, con spalle grosse e vestito di scuro, ne avrebbe addirittura intravisto i capelli: ma a causa della concitazione del momento, non è riuscita ad aggiungere altro alla sua descrizione. La ragazza, avrebbe escluso l’ipotesi che potesse trattarsi di uomo da lei visto in precedenza.

Unica cosa certa l’orario della prima chiamata dell’amica della figlia: ore 6.06. La giovane dopo essersi barricata nella sua stanza, temendo l’intrusione di un ladro, ha chiamato Aurora, uscita da pochi minuti ed in viaggio verso Milano proprio assieme al padre Claudio, ex marito della defunta, per andare a ritirare un’auto in una concessionaria.

In seguito, la figlia della vittima ha chiamato in Commissariato.

Alle 6,08 i vicini allarmati dalle urla, chiamano il 113.

Uno dei vicini prova a suonare il campanello dell’abitazione di Ilenia, ma Arianna, che è rimasta nascosta nella sua camera non risponde per paura.

La prima volante è intervenuta sul posto alle 6.20, trovando la porta del garage aperta e la donna, ormai esamine nell’adiacente vano uso cucina, riversa in una pozza di sangue.

In un primo momento si pensava he la donna fosse stata sgozzata con un coltello (tipo da pane) ritrovato poi nel lavandino della cucina, lavato. Al momento non si hanno maggiori informazioni pubbliche.

Il corpo della donna è stato trovato esamine, nella tavernetta, con indosso un pigiama

L’omicidio si sarebbe dunque consumato nel giro di 7-9 minuti.

Tra Ilenia e l’ex marito era in corso un contenzioso legale di natura economica, in quanto la vittima vantava a suo avviso un mancato compenso di 100.000,00, compenso che a suo dire, derivava dal proprio lavoro prestato nell’azienda di famiglia, un Officina meccanica del posto.

Proprio per questo contenzioso avrebbero dovuto presentarsi in tribunale il prossimo 26 febbraio c.a. Questo ultimo contenzioso tra la coppia aveva generato non pochi malesseri. Persone molto vicina ad Ilenia riferiscono addirittura che in caso di sua vittoria in tribunale, l’ex marito l’avrebbe uccisa, magari senza sporcarsi le mani, vale a dire l’avrebbe fatta ammazzare….ma a volte queste frasi vengono dette anche per rabbia.

In questi ultimi giorni le indagini proseguono a ritmo serrato, orientandosi sempre più verso un omicidio premeditato non a scopo passionale, movente escluso dal procuratore capo Daniele Barberini.

Si pensa piuttosto ad un movente economico.

Si pensa l’aggressione sia iniziata al piano superiore poiché sono state rilevate ed isolate macchie di sangue e campioni d capelli ai piani superiori per poi concludersi in garage. Si ipotizza che l’assassino avesse le chiavi di casa dal momento che dai rilievi della Scientifca, non sono stati trovati segni di effrazione… ma neanche impronte di scarpe né sulla scena del crimine né fuori dall’abitazione sebbene la scena del crimine si presentasse con ampie tracce di sangue.

Una delle ipotesi vagliate è stata quello di un omicidio su commissione, un assassino che ha agito su mandato di altra persona e che sia entrato con una copia delle chiavi di casa.

Ieri è stata perquisita sia l’abitazione che l’officina di Claudio Nanni, ex marito di Ilenia Fabbri, ora indagato di concorso in omicidio volontario e sospettato di essere il mandante del delitto.

Ci sono molte domande finora senza risposta in primis perché la ragazza ospite di Ilenia Fabbri non ha prima chiamato la Polizia, dal momento che ha sentito le urla e visto dalla sua camera un’ombra.

I tempi: poiché la ricostruzione dei tempi esatti del delitto collocano l’orario del fatto tra le 5.59 e le 6.08

Le tracce: sebbene siano state scrupolosamente esaminate dagli inquirenti tutte le finestre (tutte chiuse) e porte esterne, non sono state rilevate tracce di effrazione. Ma il garage all’arrivo della prima Volante era aperto. (la figlia Aurora ha detto di aver chiuso la porta del garage a chiave).

Claudio Nanni è una persona conosciuta da tanti a Faenza, persona dedita al lavoro presso l’autofficina in Via Emilia e con la passione per i giri in montain bike. Aveva acquistato insieme alla moglie anche una gelateria all’interno del centro commerciale Le Maioliche, venduta in seguito alla separazione avvenuta nel 2018.

Ilenia aveva un nuovo compagno, ma anche Claudio aveva avuto brevi relazioni dopo la fine del matrimonio.  Aveva anche ripreso ad andare in bici dopo un periodo di distacco, e sembrava essere un po’ più sereno.

Solo lo sviluppo delle indagini potrà portare chiarezza su ciò che è accaduto sabato scorso all’alba.

Nel frattempo, sono in completamento gli accertamenti tecnici irripetibili su eventuali tracce biologiche, anche con l’uso di strumenti come il Luminol, da parte della polizia scientifica, oltre che da Ravenna anche da Bologna e da Roma.

Questo scritto ha la pretesa di essere null’altro che una semplice raccolta dati degli esigui elementi di pubblico domino, è indubbio che dietro una storia come questa, vi sia un’immensa e profonda tristezza per chi è morto ed anche per chi è rimasto. Chi è la vera vittima in tutta questa storia, si saprà forse tra qualche tempo. Il perché del fatto criminoso è forse la domanda che rimarrà senza risposta.

Gabriella Fabbri – Criminologa in Faenza

AICIS