(AICIS) L’ultimo in ordine di tempo aveva 31 anni ed era un ufficiale della polizia locale di Lecco. Ieri è sparato nei locali del comando. E’ solo l’ultimo nella lunga scia di suicidi tra le forze armate e di polizia nel nostro Paese, che ha assunto negli anni caratteri inquietanti: dal 2014 al 2019 sono stati individuati un totale di 258 suicidi. Il numero più alto si è verificato nella Polizia di Stato (74 casi) e nei Carabinieri (74), seguono la Polizia Penitenziaria, la Polizia Locale (40 casi) e la Guardia di Finanza (30 casi). Sono numeri che potrebbero essere ricalcolati al rialzo. Infatti, l’assenza di registri amministrativi, per questo genere di tragedie, rende il range di casi oscillante, determinando una differenza tra i valori reali e i dati raccolti: soldati, poliziotti o carabinieri di cui si perdono tracce e storie, perché i vari corpi dello Stato non vogliono assumersi alcuna responsabilità in merito alla loro estrema decisione.
Nel solo 2019 i casi sono stati ben 58 in totale. Più di un caso a settimana. Sono 9,8 casi su 100.000 operatori delle forze dell’ordine, rispetto ai 5 casi di suicidio per 100.000 abitanti registrati nella popolazione generale italiana, il che rende evidente una maggiore vulnerabilità tra le divise. Fino a ottobre 2020, sono stati quarantasei i suicidi tra il personale militare e delle forze dell’ordine, quattordici dei quali Carabinieri. L’ultima tragedia a San Severino dove un brigadiere dell’Arma si è tolto la vita il 23 ottobre.
AICIS