(AICIS) – Passaporto facile? Nessun problema: basta rivolgersi a Cipro o a Malta, naturalmente muniti di portafoglio rigonfio di banconote. Negli ultimi anni i due Paesi in questione hanno rilasciato più di 6 mila documenti – raccogliendo quasi 8 miliardi di euro – in alcuni casi anche a persone accusate di aver commesso crimini nei loro paesi d’origine.
E’ quanto emerge dalle carte della Commissione europea che ha avviato una procedura di infrazione con l’accusa di accordare “la concessione della cittadinanza dell’UE per pagamenti o investimenti predeterminati senza alcun legame reale con gli Stati membri interessati mina l’essenza della cittadinanza dell’UE”. Una pratica molto diffusa nelle due isole, consistente nella concessione di cittadinanze agevolate – che consentono la libera circolazione nell’Unione – in cambio di investimenti da milioni di euro, soprattutto nel settore immobiliare. Un programma di sviluppo economico, insomma, per attrarre investimenti in due Paesi in difficoltà economica, senza curarsi se a beneficiarne fossero in alcuni casi personaggi facoltosi con problemi con la giustizia nei paesi di provenienza.
In sette anni sono stati rilasciati oltre 6mila passaporti incassando quasi 8 miliardi di euro. Una recente inchiesta di Al Jazeera ha mostrato che a Cipro spesso nelle procedure sono coinvolti anche politici di spicco.
Ora, con la procedura di infrazione le sanzioni economiche scatteranno solo se i Paesi “imputati” non modificheranno i loro programmi entro la fine del processo.
AICIS