STRAGI IN FAMIGLIA

Tre omicidi familiari accaduti nel modenese negli ultimi tre giorni.

________________

Nabil era un bravo ragazzo: lo aveva detto la sua ex, Elisa Mulas, alle sue amiche prima di essere massacrata con i due figli di 2 e 5 anni e la suocera. Salva, fortunatamente, una bambina di 11 anni, figlia della donna avuta da una precedente relazione. Un bravo ragazzo che nascondeva il buio nel cuore, fino a che, tutto quel nero, ha oscurato la sua mente. Si è tolto la vita, Nabil, dopo aver commesso un crimine mostruoso. Nel farla finita ha portato con sé anche quelli che non poteva più avere dopo che la povera Elisa era ritornata ad abitare con la madre (quest’ultima vittima per caso). «Un orrore, erano tutti fra il piccolo corridoio e la camera da letto, li ha colpiti più volte… non hanno avuto scampo perché la casa è piccola e naturalmente c’è un solo ingresso», ha detto il poliziotto che per primo è entrato in quell’appartamento. 

E torna la domanda: si poteva evitare? Ma il “codice rosso” che effetti ha nella prevenzione?

Onestamente dovremmo ammettere che si tratta di un codice che vale soprattutto per la repressione, quindi punitivo, mentre la vittima è presa in considerazione solo dopo il fattaccio.

Ma che prevenzione ci può essere di fronte ad un bravo ragazzo che ha deciso di farla finita a patto di togliere la vita a coloro vuole e che non può più possedere?

Pare che abbia bussato alla porta per portare degli ovetti di cioccolata ai suoi bambini, ma aveva un coltello.

E’ uno dei tre omicidi familiari accaduti nel modenese negli ultimi tre giorni.

L’ultimo stamattina: un omicidio e un tentato suicidio nei pressi di Montese, sull’Appennino modenese: un uomo ha ucciso la moglie prima di tentare di togliersi la vita. Ieri in città a Modena un 48enne ha ucciso la madre, poi è andato al bar e l’ha raccontato ad un amico. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AICIS