(AICIS) Diventare esperti di “falso documentale” – sia pure a livello basico – si può. E’ ancora possibile iscriversi al corso qualificato tenuto da un esperto internazionale – Raffele Chianca – già operatore di polizia e docente della materia in Italia e all’Estero.

Per informazioni consultare https://ora-0.it/cis/?lang=it .

PERCHE’ FREQUENTARE IL CORSO: – Nell’era digitale chiunque, anche se con scarse capacità e conoscenze tecniche, può cimentarsi come falsario. Sono largamente diffusi, è noto, programmi con i quali è possibile con estrema facilità creare, copiare o modificare qualunque tipo di immagine e quindi formare ogni tipo di documento, anche di discreta, se non d’ottima, fattura e definizione. Il fenomeno è così diffuso che c’è chi addirittura, spudoratamente, lavorando di fantasia spaccia per documenti di identità qualunque cosa purché contenga una fotografia; infine, c’è chi poi si spinge fino ad inventarsi e crearsi il proprio documento, anche se di fattura colore e contenuto completamente diversi dall’originale.

Di fronte ad una simile situazione, da una parte gli organi di Polizia devono predisporre i presidi più opportuni ed adeguati a contrastare il fenomeno della falsificazione e del falso documentale; dall’altra parte manager della sicurezza, periti assicurativi e security manager devono acquisire gli strumenti per fornire la propria consulenza in materia.

Nel bazar del falso documentale tutto è in vendita ed in quantità industriali: passaporti, carte d’identità, ma anche patenti di guida, permessi internazionali di guida, carte di circolazione, carte verdi di assicurazione. Sono questi i documenti più gettonati, quelli di gran lunga più richiesti dal mercato in quanto consentono di celare l’esatta identità personale e contemporaneamente consentono la conduzione e la circolazione dei veicoli, quali strumenti necessari per lo svolgimento delle variegate attività illecite.

In molti casi i cittadini stranieri utilizzano documenti riprodotti attraverso tecniche di fotocopiatura o utilizzando stampanti a getto d’inchiostro di non pregevole fattura ma evidentemente sufficienti a ingannare la maggioranza degli operatori di Polizia.

Per quanto riguarda invece i cittadini italiani, il fenomeno assume caratteristiche diverse perché, il più delle volte, vengono utilizzati documenti originali rubati in bianco. Sono 4.000.000 circa i documenti intestati e le serie di documenti in bianco oggetto di denuncia per FURTO e SMARRIMENTO inseriti nel C.E.D. del Ministero dell’Interno. A parte i criminali latitanti questi documenti vengono utilizzati da truffatori e ladri d’identità.   

A tutto questo va aggiunto il problema più recente, dei documenti falsi on-line. Negli Stati Uniti questo problema ha assunto proporzioni allarmanti. Sono tanti e di buona qualità i documenti disponibili via Internet, dalle patenti ai passaporti. Secondo una recente ricerca il 30% di tutti i documenti contraffatti che circolano per gli Stati Uniti sono stati realizzati o smistati via Internet. Al termine dell’inchiesta condotta da una sotto commissione investigativa nell’ambito del comitato per gli affari governativi del Senato Americano si è scoperto che ci sono tre modi per procurarsi documenti falsi on-line: Il primo è attuato tramite alcuni siti che vendono direttamente le carte con il nome del cliente; il secondo riguarda la vendita di programmi di altissima qualità grafica (in gergo sagome) – che permettono di realizzare sul pc di casa i propri falsi; il terzo è quello di farli artigianalmente. Procurarsi le ‘sagome’ è un gioco da ragazzi. Basta andare su qualsiasi motore di ricerca e digitare le parole “fake id templates”. Dagli Usa al Canada fino addirittura alla Svezia, il mercato dei documenti falsi è sempre aperto e disponibile a tutti. 

 

 

 

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